La Fondazione Oro6 per il sociale, attraverso il suo gestito www.corriereditaranto.it, si sta adoperando da mesi per la realizzazione del “Premio Corriere di Taranto”, finalizzato a dare visibilità a quei concittadini che hanno mostrato e mostrano impegno e dedizione finalizzati a dare lustro alla nostra splendida città.
Un premio per il territorio. Per celebrarne la straordinarietà. Per promuoverne la bellezza. Per esaltarne la potenzialità. Taranto e la sua provincia non sono solo veleni cosparsi e ambiente ammorbato. Taranto e la sua provincia non sono solo terra di conquista, deserto in cui nidificano serpi e vegetano arbusti spogli. Taranto e la sua provincia possiedono ricchezze infinite, che l’uomo nei decenni ha tentato di distruggere con scelleratezze mascherate dal benessere falso e soprattutto devastante, armi utili ai profittatori e ai sacerdoti del danaro facile, a uno Stato che ha soprattutto prelevato facendo leva sulla bassa economia del popolo incapace di ribellarsi e riappropriarsi del suo bene primario: la terra in cui vive.
Un premio fra i tanti, forse. Ma che ha l’ardire della differenza perchè costruito dal basso e in rete: un sondaggio fra i nostri lettori, perchè saranno loro a indicare chi è meritevole di un riconoscimento il quale, speriamo, nel tempo diventi un punto di riferimento.
Una scelta editoriale che verte su aree ben definite le quali costituiscono il filo conduttore del nostro lavoro. Chi ci segue lo sa. Con una caratteristica da cui non può prescindersi: le segnalazioni vogliano essere costruttive, nomi di persone che hanno dimostrato nel tempo capacità di ‘fare’ in funzione sostenibile del territorio, che non si siano limitate alla ‘parola’ o all’uso del mouse. Insomma, qui c’è bisogno di agire perchè gli effetti negativi dell’imposta vocazione industriale alla distanza hanno impoverito il territorio e dilaniato corpi.
Il ‘Corriereditaranto.it’, nel suo piccolo e nell’artigianalità delle sue penne, sta cercando di seguire questa strada, la più difficile e senza dubbio con mille imperfezioni. Nonostante le spallate ricevute quotidianamente, il nostro sito va avanti con la schiena dritta e nella convinzione che questa sia una terra ancora fertile da consegnare alle generazioni future meno sporca, più vivibile e che sia l’orgoglio di tutti. C’è da lavorare sodo, c’è soprattutto una mentalità da smantellare, soprattutto va sostenuta la consapevolezza che il nemico – gli inquinatori di professione – non si combatte soltanto puntando il dito ma anche costruendo pian piano alternative che sfruttino le risorse possedute. Proprio come nei secoli scorsi, quando l’economia si basava soprattutto sulle ricchezze della terra e del mare; come la bellezza del paesaggio e il patrimonio storico-culturale che possono diventare mèta di turismo se soltanto i turisti sapremo accoglierli. Oggi non basta più la denuncia: oggi bisogna guardare oltre le ciminiere. Oltre le Cheradi. In una visione strategica lungimirante che possa diventare utile ad alienare industrie vecchie, fatiscenti, pericolose e inquinanti le quali danni irreparabili hanno già prodotto e che in tanti provano ancora a salvare.
E allora, amici lettori, proviamo a dare un nome e un volto a coloro i quali si distinguono in questa visione differente. Perchè sarete voi a scegliere chi merita un riconoscimento consci come siete, e come lo siamo noi, che in questa terra risiedano persone in grado di sovvertirne il destino voluto altrove. Persone che hanno bisogno di essere valorizzate ma coraggiose delle loro idee. Taranto può farcela, Taranto dovrà farcela: proviamo a darle una mano…
Vienici a trovare su www.corriereditaranto.it e contribuisci anche tu, con il tuo voto , a premiare la Taranto che rinasce.