HUBLOT

Nonostante questo marchio assorba meno del 3% del mercato globale degli orologi, esso con i suoi soli cinquantamila pezzi venduti ogni anno risulta tra i più prestigiosi e redditizi, con una percentuale di vendita superiore al 70%.

Hublot, che oggi fa parte del Gruppo LVMH, difatti fattura duecento milioni di euro annui. Il giovane Carlo Crocco dopo tre anni di studi sulla combinazione tra gomma e oro, nel 1980 fondò la Hublot, creando una sua azienda separata da quella familiare, risalente al 1939 e nota come Breil.

Durante i Campionati mondiali di calcio in Qatar di fine 2022 in tutte le 64 partite, ed in particolare i 139 arbitri, hanno utilizzato orologi di questa azienda appositamente concepiti con avveniristiche app per aggiornare in tempo reale i dati delle partite stesse: come già in passato con testimonial importanti quali Pelè e Maradona, la Hublot si è confermata particolarmente vicina agli sport più popolari, calcio come anche Formula 1 e vela. 

In particolare, nel 2011 i suoi ingegneri hanno realizzato il primo “crono tourbillon”, meccanismo ad alta complicazione per un orologio dedicato ai piloti e caratterizzato dall’uso di un cinturino in “nomex”, particolare tipo di nylon (scientificamente definito meta-aramide) inventato nel 1967 dalla Du Pont e particolarmente indicato per le sue qualità ignifughe, tanto da essere adottato nei materiali per i Vigili del fuoco e per le tute dei motociclisti.

Oggi con i suoi quasi 700 negozi nel mondo e- dal 2006- una sua rete televisiva dedicata al lusso, Hublot perpetua una oramai consolidata storia di assoluto prestigio, culminata nei decenni scorsi con modelli iconici quali il King power, il Masterpiece e il King gold, quest’ultimo realizzato in platino ed oro.