MOISSANITE
Tra le imitazioni del diamante, oltre alla cubic zirconia e al diamante sintetico, è molto diffusa la moissanite. Su tale gemma va, tuttavia chiarito che essa non esiste in natura, ma ne esistono due tipi differenti, uno di origine extraterrestre, l’altro di origine sintetica.
Nel 1891 fu rinvenuto in Arizona nel Canyon Diablo un meteorite di oltre trenta tonnellate di peso, probabilmente precipitato sulla crosta terrestre durante il Pleistocene (periodo Neozoico, quando comparve l’homo erectus) circa quarantanovemila anni fa: esso conteneva grafite, tainite, truilite e altri materiali tra cui la moissanite, la quale fu isolata due anni dopo da Henri Moissan (1892-1907), chimico studioso di fenomeni botanici, scopritore del fluoro nell’estate del 1886 e vincitore del Premio Nobel nel 1906. A lui si deve il nome di questo materiale resistentissimo, avente durezza 9,25 e quindi prossima a quella del diamante (che è 10) e superiore a quella del rubino (corindone).
La moissanite naturale è costituita in parti eguali da silicio e carbonio, è birifrangente (il diamante è invece monorifrangente) ed esiste in numerose varietà, dette “politipi”: in particolare il politipo 4H è utilizzato in elettronica nella produzione di transistor e di led.
Nel 1998 i gioiellieri della Charles & Colvard, isolarono un politipo denominato 6H e ottennero così la moissanite sintetica. Essa è quella comunemente utilizzata in gioielleria sia incolore che rossa, gialla, verde o blu e tagliata- come fosse diamante- “a brillante”, come pure “a smeraldo”, “a cuore” e “a cuscino”.
Nel maggio del 2024 la Charles & Colvard, durante un convegno tenutosi a Las Vegas, ha sottoscritto una due diligence con il prestigioso istituto gemmologico IGI allo scopo di far circolare tra i produttori e gli intermediari di tali gemme sintetiche solo materiali denominati con la sigla “forever one” e cioè caratterizzati dal logo aziendale sulla cintura e dalla possibilità per il cliente di scegliere il grado di colore- dal massimo “D” sino alla “F”- come abitualmente si fa per i diamanti. Ciò consente al consumatore finale di essere consapevole che ciò che sta acquistando è un prodotto non naturale, purissimo (la moissanite è pari a un diamante IF, cioè privo di inclusioni), evitando procedure scorrette o delittuose.
Attualmente il costo di una buona moissanite oscilla tra i 200 e i 500 dollari al carato e consente anche ad un utenza non affluente di impreziosire i propri monili con un materiale di rara bellezza .