GREUBEL FORSEY

La Greubel Forsey ha un fatturato di “soli” cinquanta milioni di dollari annui, ma tali ricavi sono generati da una quantità molto esigua di orologi, rendendo questa piccola manifattura orologiaia una delle più prestigiose al mondo. Negli ultimi mesi, infatti un raro orologio Greubel Forsey è stato indossato in pubblico da Mark Zukerberg, fondatore di Facebook nonché una delle persone più facoltose al mondo: il suo orologio, prodotto in soli tre esemplari, costa infatti ben 895.500 dollari ed è tra i più esosi al mondo, essendo il frutto di oltre seimila ore di lavoro a mano necessarie per assemblarne i 272 componenti.

Conosciutisi già nel 1999, Robert Greubel e Stephan Forsey, dopo anni di esperienza come dipendenti di alcune importanti fabbriche del settore, decisero nel 2004 di fondare l’azienda che denominarono unendo i propri cognomi. Nacque già quell’anno un orologio in soli 144 esemplari, consistente in 301 parti assemblate e con un bilanciere inclinato a trenta gradi e ruotante in sessanta secondi: si trattava del “Double tourbillon” in oro bianco o platino, ispirato all’invenzione di Breguet del 26 giugno 1801. Era nata in quella data, infatti una gabbia rotante intorno ad un asse centrale, unita allo scappamento, all’ancora e al bilanciere del movimento, il cui nome- tourbillon, appunto- è di incerta etimologia perché pare che fu ispirato a Breguet dai moti rivoluzionari francesi o, probabilmente, dal moto dei pianeti intorno al sole, così denominato da Voltaire.

E’ del 2006 la messa in commercio del prezioso modello denominato “Opus 6”, realizzato in collaborazione con il gioielliere Harry Winston, cui sono seguiti due anni dopo l’ “Invention Piece” (in trentatré esemplari, frutto di quattro anni di lavoro per assemblarne le 388 parti) e il “DT 30” (commercializzato in 188 esemplari).

Di recente la Greubel Forsey ha ricevuto il Grand Prix de L’Aiguille per il miglior orologio complicato del mondo ed ha, inoltre fatto parlare di sé per la speciale collaborazione con Willard Wigan, celebre scultore di origini giamaicane capace di produrre microsculture inserite nel quadrante dei segnatempo: un ulteriore motivo che rende questo marchio tra i più ambiti dai divi del cinema, dello sport, nonché dai più influenti magnati dell’imprenditoria.